Nella Green Cave a Monte Sant’Angelo dal 29 al 31 ottobre. Nei tre giorni di Salvalarte, la campagna di Legambiente per i beni culturali, vede la luce il progetto promosso dalla Green Cave di FestambienteSud per stimolare la ripresa della produzione creativa dell’immagine di San Michele, oggi abbandonata nella città degli antichi sammecalére, gli statuari che tradizionalmente riproducevano su pietra l’immagine di San Michele. Presentazioni, visite, workshop e laboratori all’insegna della conservazione e del rilancio dell’immagine artistica di San Michele.
Il progetto Sammecalére 2.0, promosso dalla Green Cave di FestambienteSud e sostenuto da Teatro Pubblico Pugliese e Regione Puglia nell’ambito del fondo speciale per cultura e patrimonio culturale, mira al rilancio della tradizione della riproduzione artigianale dell’immagine di San Michele, per secoli presente nella città di Monte Sant’Angelo e attualmente quasi del tutto scomparsa, sia tramite un recupero della tradizione, sia con l’utilizzo dei linguaggi artistici contemporanei. La filosofia del progetto è recuperare l’antica abitudine, ma attualizzandola con i nuovi linguaggi visivi della contemporaneità.
Tre i giorni dell’evento con un calendario fitto di appuntamenti.
Si comincia venerdì 29 ottobre, alle ore 16 con il primo dei tre laboratori sulla lavorazione della pietra gentile del Gargano, con il maestro artigiano Domenico Palena. Si prosegue alle ore 19.30, con la presentazione del volume “Apparizioni di San Michele, Monte Gargano, Mont-Saint-Michel, Val di Susa, scritto dalla professoressa Immacolata Aulisa, dell’Università degli Studi di Bari, nell’ambito della collana Quaderni della Green Cave, coordinata da Legambiente ed edita da Andrea Pacilli. Il volume pubblica e commenta quattro testi fondamentali per comprendere la diffusione del culto micaelico nell’occidente medievale: le leggende di fondazione dei santuari di San Michele sul Gargano, Mont-Saint-Michel in Normandia e la Sacra Val di Susa. Dopo i saluti dell’editore Andrea Pacilli, e del rettore del Santuario di S. Michele p. Ladislao Suchy, interverranno Alessandro Lagioia, Università degli Studi di Bari con una relazione dal titolo “L’edizione dei testi latini agiografici”, cui seguiranno gli interventi di Renzo Infante dell’Università degli Studi di Foggia, e dello storico Marco Trotta.
Sabato 30 ottobre i lavori inizieranno la mattina alle 10.30 con la visita ai luoghi delle apparizioni accompagnati dai professori Immacolata Aulisa e Alessandro Lagioia, cui seguirà la visita al museo multimediale “Il Sentiero dell’Angelo”. Le visite, a carattere gratuito, vanno prenotate chiamando o inviando un messaggio al numero 3791175345. Nel pomeriggio, alle ore 16 il secondo laboratorio con Domenico Palena sulla lavorazione della pietra e alle ore 18.30 si entra nel vivo della questione con un workshop organizzato e gestito dall’editore Claudio Grenzi dal titolo Gli statuari dell’arcangelo, dedicato alle antiche scuole artigiane dei sammecalére, dedite per secoli alla riproduzione in pietra dell’effige di San Michele.
Domenica 31 ottobre i lavori inizieranno sempre al pomeriggio alle 16, con il terzo e ultimo laboratorio teorico pratico sulla lavorazione della pietra gentile, cui seguirà alle 18.30 il workshop dedicato al presente e al futuro della produzione dell’immagine sacra, intitolato Sammecalére 2.0, l’icona micaelica nel 21° secolo. Sarà un racconto e un confronto corale tra una serie di protagonisti di iniziative creative legate all’immagine di San Michele, dalle pitture e i gioielli di Maddalena Gatta alle stampe dell’Officina del giorno dopo di Matteo Totaro, dagli esperimenti di street art sacra di Michele Red e Biagio Salcuni al San Michele Arcangelo “cubista” che il pittore Luca Pugliese ha donato al Santuario, dalle sculture di Raffaele Gentile della bottega Lithos, dalle linee essenziali, agli esperimenti multimediali di Studio Azzurro in scena nel museo “Il sentiero dell’Angelo”. Nuovi linguaggi per raccontare una storia antica e “ri-presentare” un’immagine, quella di San Michele, che ha attraversato i secoli, coinvolgendo generazioni di artigiani e artisti in una eccezionale opera creativa.
PROGRAMMA
SAMMECALÉRE 2.0, passato e futuro di un’immagine
29-30-31 OTTOBRE 2021 – Green Cave di FestambienteSud, Monte Sant’Angelo (Fg)
VENERDì 29 OTTOBRE
ore 16, LAVORARE LA PIETRA GENTILE
1° laboratorio con Domenico Palena, artigiano
ore 19.30,presentazione del libro
APPARIZIONI DI SAN MICHELE, Monte Gargano, Mont-Saint-Michel, Val di Susa
di Immacolata Aulisa, Università degli Studi di Bari
saluti: Andrea Pacilli, editore, p. Ladislao Suchy, rettore del Santuario di S. Michele
relazione: Alessandro Lagioia, Università degli Studi di Bari: “L’edizione dei testi latini agiografici”
interventi: Renzo Infante, Università degli Studi di Foggia, Marco Trotta, storico
SABATO 30 OTTOBRE
ore 10.30, I LUOGHI DELLE APPARIZIONI
visita al santuario e al museo il Sentiero dell’Angelo
con Immacolata Aulisa e Alessandro Lagioia
ore 16, LAVORARE LA PIETRA GENTILE
2° laboratorio con Domenico Palena, artigiano
ore 18.30, GLI STATUARI DELL’ARCANGELO
la lunga storia di un’arte sacra popolare
workshop con Claudio Grenzi
DOMENICA 31 OTTOBRE
ore 16, LAVORARE LA PIETRA GENTILE
1° laboratorio con Domenico Palena, artigiano
ore 18.30, SAMMECALÉRE 2.0, l’icona micaelica nel 21° secolo
workshop corale con artisti e artigiani, hanno confermato la presenza:
Michele Red, Maddalena Gatta, Raffaele Gentile, Matteo Totaro, Biagio Salcuni, Luca Pugliese
Gli eventi sono a libero con Green Pass fino a esaurimento posti. Per informazioni chiamate o messaggi al numero 3791175345.
NOTA
“Li sammecalére erano gli artigiani costruttori di statue di San Michele con l’utilizzo di pietra locale (la préta gentìle), di marmo, di alabastro, talvolta di legno e, in casi eccezionali perché di difficile rinvenimento, di préta turchenèdde, pietra pregiata tendente, dopo la pulitura e la lavorazione, ad un pastoso grigio cenere con velatura azzurra” (Michele d’Arienzo, da La Fototeca Tancredi, Claudio Grenzi Editore). Agli artigiani di Monte Sant’Angelo nel 1475 il re Ferdinando I d’Aragona aveva concesso il privilegio dell’esclusiva in tutto il Regno di Napoli. L’arte era sostenuta da alcune famiglie in particolare, tra le più note i Perla, i Bisceglia e i di Iasio, che tramandavano il mestiere di padre in figlio e che riproducevano San Michele in tutte le misure, dalle più piccole alle più grandi. L’arte dei sammecalére cadde in disuso nel corso del ‘900 con l’avvento dei prodotti industriali in resina e plastica. Oltre a due statue dell’artigiano Domenico Palena, che riprendono la maniera tradizionale di lavorare la pietra gentile, nella Green Cave sono già presenti creazioni contemporanee ispirate a tre opere: Il San Michele Arcangelo del pittore Guido Reni, un rilievo in rame rinvenuto nella Basilica di San Michele e l’Arcangelo affrescato della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Monte Sant’Angelo. Queste tre immagini sono riprodotte e reinterpretate con stili e materiali diversi, dalle tecniche della street art alla creazione di gioielli in argento, dalla riproduzione in legno alla serigrafia e alla stampa con torchio, dall’acquerello alla scultura in pietra. Non mancano anche esperimenti di riproduzione su oggetti di uso quotidiano o lo studio di nuovi souvenir, come le stampe su maglietta e magneti. Attualmente gli artisti e artigiani che espongono loro interpretazioni dell’immagine di San Michele sono Maddalena Gatta, Domenico Palena, Biagio Salcuni, Anna Maria Rinaldi, Angelo Mazzone, Pasquale Salcuni, Officina del giorno dopo, Matteo Falcone. Con il progetto Sammecalére 2.0 si punta a coinvolgere altri artisti e artigiani e ad allargare il numero degli espositori.
Ufficio comunicazione
Green Cave di FestambienteSud
www.festambientesud.it