L’ITINERARIO DI FESTAMBIENTESUD XX
Sarà un’edizione speciale quella dei 20 anni di FestambienteSud, il festival itinerante che attraverserà il Gargano a partire dal 17 luglio 2024. Si comincia da Rignano Garganico e San Marco in Lamis il 17 e 18 luglio, passando per San Giovanni Rotondo il 19 luglio e nella città UNESCO di Monte Sant’Angelo dal 21 al 23 luglio, tra l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano e il centro storico, quest’anno capitale della cultura di Puglia. Il 27 e 28 di luglio il festival si ferma a Mattinata per culminare, come sempre, nella grande tappa finale a Vieste, dove la kermesse celebrerà sette giorni di eventi dal 29 luglio al 3 agosto. Per la tappa finale, confermata la direzione artistica della cantante e polistrumentista Chiara Civello, a Marina Piccola di Vieste si esibiranno artisti italiani e internazionali in sette serate di grande musica all’insegna del dialogo con i Sud del Mondo.
Tra i concerti già annunciati il 30 luglio a Vieste la tappa del tour mondiale di Marisa Monte, una delle voci più apprezzate della musica brasiliana e dell’intero pianeta. Compra il biglietto.
Il cartellone musicale è pronto e sarà annunciato a breve, con un programma di concerti di alto livello qualitativo, che esplora il panorama italiano e internazionale, con la presenza anche di autorevoli esponenti della recente storia musicale. Inoltre stiamo lavorando al programma completo degli eventi collaterali. Oltre ai concerti sono previsti, infatti, forum, laboratori, escursioni, degustazioni e una tappa culturale tra le faggete secolari della Foresta Umbra, patrimonio UNESCO, dedicata alla letteratura, con i finalisti del Premio Strega Poesia.
Il tema che il festival ha scelto per quest’edizione è il BENESSERE, declinato nelle diverse dimensioni del benessere ecologico, sociale e personale.
LA SFIDA DEL BENESSERE
La felicità e il benessere rappresentano il desiderio più ambito da ogni individuo. Ma sono anche quanto promettono le costituzioni di tutto il mondo, la politica, le teorie utopistiche, le religioni, la scienza e l’economia dei consumi. Mentre le società liberali consideravano felicità e benessere come diritti fondamentali per l’individuo, nelle utopie collettiviste della società il benessere è un bene comune che appartiene alla comunità e che non può essere sacrificato a vantaggio di pochi.
Per secoli questi due approcci, quello individualista e quello collettivista, si sono avversati come alternativi, come se non si potesse ottenere l’uno senza rinunciare all’altro. Poi ci siamo accorti che entrambi questi approcci devono fare i conti con il benessere al pianeta. Facile credere nel progresso delle civiltà quando la natura ci fornisce in abbondanza le materie prime della vita e della ricchezza. Molto più difficile quando queste risorse vengono meno e il pianeta soccombe per l’eccesso di sfruttamento. Nell’era della crisi ecologica, pertanto, dobbiamo prendere atto che l’ingiustizia ambientale e l’ingiustizia sociale sono due facce di una stessa medaglia: entrambe ci privano delle materie prime del benessere.
Per costruire felicità non si può fare a meno di curare un delicato equilibrio tra queste diverase dimensioni del benessere, quella del pianeta, quella delle comunità e quella dei singoli individui. Difficile ottenerne una senza aver fatto i conti con le altre due. Difficile che duri a lungo, se uno delle altre due entra in crisi.
VENT’ANNI CON FESTAMBIENTESUD
FestambienteSud nel 2024 compie 20 anni. Dal 2005 rappresenta per Legambiente un appuntamento che dal Sud guarda all’Italia e all’Europa cercando di inquadrare le “questioni meridionali” in chiave mediterranea e geopolitica. Diventato un festival internazionale, ogni anno sul Gargano chiama a raccolta il meglio della produzione artistica e culturale e si sviluppa tenendo presenti alcune linee strategiche irrinunciabili:
“Il radicamento territoriale”, interpretando sempre di più l’idea del “festival di territorio” che attraversa e coinvolge numerose comunità e tocca i più significativi siti culturali e naturalistici del Parco del Gargano, in un percorso che sempre più acquisisce la valenza di un itinerario culturale.
“L’apertura internazionale”, che aiuta il Sud ad aprirsi al mondo, specie instaurando un dialogo con i tanti Sud del pianeta, e che aiuta a inquadrare i fenomeni locali nelle dinamiche globali, mettendo in relazione i nodi territoriali con i flussi internazionali che generano cambiamento.
La scelta della “qualità culturale” come scelta etica e funzionale, cercando di connettere strutturalmente cultura e ambiente, educazione e sostenibilità come aspetti irrinunciabilmente connessi nel percorso della necessaria rivoluzione ecologica.
Dal 2005 FestambienteSud, con gli altri festival e progetti che ha generato (Teatro Civile Festival, FestambienteSud winter, il centro culturale Green Cave) ha realizzato più di mille appuntamenti singoli, con centinaia di migliaia di presenze, nel tentativo di promuovere un approccio nuovo nel panorama dei movimenti ecologisti, quello dell’ambientalismo culturale.